Il non profit si attiva per Expo

myfoodyIl settore non profit e le imprese sociali guardano al 2015 e alle opportunità dell’Expo.

 

Sono soprattutto i giovani a investire in nuove idee con start-up dedicate e pronte ad accogliere i visitatori attesi ma anche migliorare i servizi che Milano e più in generale il Paese Italia potrà offrire.

 

C’è la rete antispreco “MyFoody, ideata da cinque giovani fiorentini che offre la possibilità alla grande distribuzione organizzata di vendere i propri prodotti alimentare in scadenza a prezzi scontati, con un risparmio dal 30 al 70%. C’è Rotellando, il progetto messo a punto da Fabrizio Marta, 44 anni, affetto da osteogenesi imperfetta e appassionato viaggiatore su sedia a rotelle che che presenta la sua agenzia viaggi “fatta su misura” per persone con disabilità. Esiste invece da 10 anni, ma vuoi mettersi in mostra per Expo e il suo tema legato all’alimentazione e alla sostenibilità, l’Associazione siciliana Mondoarancio” impegnata per la difesa delle coltivazioni tradizionali che permette ai cittadini di tutto il mondo di adottare un albero di arance, seguire online la crescita della pianta e ricevere la frutta appena raccolta dal proprio albero direttamente a casa propria.

Sono solo alcuni dei 16 progetti presentati al “tavolo Expo Solidarietà e No profit”, uno dei tavoli tematici costituiti dalla dalla Camera di commercio per coinvolgere il sistema economico-imprenditoriale nelle opportunità generate da Expo.

 

«Il settore non profit è capace di movimentare un fatturato significativo e di creare posti di lavoro – ha dichiarato Marco Accornero, consigliere della Camera di commercio e coordinatore del Tavolo. Da Expo possono arrivare importanti opportunità di sviluppo e nuove collaborazioni internazionali».

Sono 46mila le imprese non profit in Lombardia (12 mila solo a Milano) per un totale di 200mila posti di lavoro fra diretti ed esterni e 1600 temporanei.

 

Primi settori servizi per lo sport, il tempo libero e l’intrattenimento con 22mila imprese, altri servizi, tra cui quelli alla persona con 14mila e sanità-assistenza con oltre 6mila. Un settore che vale 17 miliardi all’anno in Lombardia, di cui 11 a Milano. Un comparto che è anche in grande crescita: erano 33mila imprese nel 2001.

 

Fonte: Avvenire

 
 

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