Le attività di vicinato solidale risponderanno alle esigenze del quartiere popolare in cui verranno previste e saranno principalmente: doposcuola, animazione culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni.
I giovani assegnatari, che saranno individuati grazie ad una graduatoria aperta e trasparente, dovranno avere appunto tra i 18 e i 30 anni e un reddito non superiore ai 1.500 euro. Potranno essere studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale. I contratti di locazione degli alloggi popolari avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso e i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili.
“Questo progetto virtuoso – spiega Daniela Benelli, assessore all’Area metropolitana, Casa e Demanio – ci consente di sottrarre all’abbandono alloggi non assegnabili, sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire dei giovani nei quartieri popolari, dando loro una casa a fitto agevolato e coinvolgendoli in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire concretamente alla rivitalizzazione delle periferie“.
Gli alloggi destinati ai ragazzi si trovano in via Del Turchino, via Demonte e via Monte Rotondo, neiquartieri popolari Ponti e Ca’ Granda Nord/Monterotondo. Si tratta di 22 appartamenti sottosoglia, ossia troppo piccoli per essere assegnati tramite graduatoria Erp e per questo esclusi dal patrimonio disponibile.
Grazie ad un finanziamento statale pari a circa 430 mila euro, stanziati dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Amministrazione comunale provvederà asistemare e arredare tutti gli spazi.
Nel progetto si inseriscono anche 3 unità ad uso diverso che potranno essere utilizzate come sede per le attività di vicinato solidale o destinate, ad esempio, a lavanderia comune o Internet point.
La Giunta comunale ha approvato le linee guida del bando destinato ad individuare il soggetto gestore del progetto, che sarà un ente senza scopo di lucro e che seguirà l’iniziativa per unperiodo massimo di 10 anni. L’ente selezionato si occuperà di: individuare i giovani utenti insieme all’Amministrazione comunale, gestire gli alloggi e i rapporti contrattuali, supportare i ragazzi nel percorso personale verso l’autonomia abitativa ed economica, organizzare le attività di vicinato solidale e le iniziative di informazione e orientamento al lavoro e alla casa rivolte anche ai giovani del quartiere. A carico del gestore, andranno anche gli interventi di manutenzione degli spazi.
Fonte: Comune Milano
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